"In pullman con Maradona”, tra una fermata e l’altra Raffaele Tomelleri ci racconta il suo mondo

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"In pullman con Maradona”, tra una fermata e l’altra Raffaele Tomelleri ci racconta il suo mondo

Sabrina Ginocchio
Caviardage di IN PULLMAN CON MARADONA
Il vento cambia l’aria e scuote le storie"

Cosa ci svela la copertina:
La copertina riporta l’immagine dell’inconfondibile murales di Maradona.

Trama:
La vita come un lungo viaggio. Ad ogni fermata, chi sale, chi scende, campioni e gregari, storie semplici di straordinaria umanità. Perché ci sono incontri, passaggi, fermate, che ti sembrano casuali e causali non sono.
Facce, storie, illusioni, sorrisi, delusioni, che ti sembrano durare minuti e invece saranno per sempre…
 
Le mie considerazioni:
Premessa: non capisco molto di calcio, anzi quasi nulla, eppure ho letto questo libro.
Ero curiosa di scoprire cosa si celasse dietro il percorso di un giornalista sportivo.
Sarò schietta, non lo nego, dentro di me avevo già il piano di riserva: se non mi piacerà chiuderò il libro.
E… il libro si è rivelata una piacevolissima compagnia. Mi sono sentita dentro quel pullman e tra una fermata e l’altra, per la precisione ben 46 fermate,  l’autore mi ha preso per mano e mi ha “presentato” tanti personaggi, tra cui anche Sara Simeoni e Federica Pellegrini.
Durante questo viaggio il mio corpo non ha semplicemente svolto l’azione di leggere, ma in contemporanea ha innescato una serie di azioni quali ascoltare, imparare, guardare, annusare e ricordare.
L’autore ha vari obiettivi e uno è ben preciso, non quello di parlare di calcio, ma di far fermare i bei tempi, omaggiare il giornalismo di ieri sul campo.
“Una volta andavi al campo e potevi parlare con tutti. Oggi, se vuoi fare un’intervista, devi chiedere il permesso all’ufficio stampa, che chiede al direttore sportivo che (forse) ti dà l’ok. Com’erano belle le interviste appoggiati alle macchine nel parcheggio Bentegodi…”.
Terminata l’ultima pagina ho riletto il sottotitolo “La vita come un lungo viaggio. Ad ogni fermata chi scende e chi sale” e ne ho colto il significato.
Non sempre siamo noi a decidere, a scegliere le strade da percorrere, la destinazione da prendere a quel bivio. A volte è il destino che si siede al nostro fianco, alla guida e mette la freccia.
 
 
 B… come Buona lettura.








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