“Vola, farfalla”, i racconti bonsai di Lucia Griffo

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“Vola, farfalla”, i racconti bonsai di Lucia Griffo

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Giovedì 07 Mar 2024
Tags: SabrinaGinocchioLuciaGriffo
Caviardage di VOLA, FARFALLA
La canzone pretende di far scattare un pensiero spensierato

Cosa ci svela la copertina:
Una finestra aperta ci mostra un prato pieno di fiori attraversato da un torrente. Al centro c’è una farfalla e mi sorge il dubbio: sta entrando o sta uscendo dalla finestra? La copertina è monocromatica: tutta viola

Trama:
“Vola, farfalla” è un inno alla libertà, alla vita, alla speranza e all'amore.
L'autrice apre il suo mondo di colori e di esperienze di vita narrate attraverso ricordi vivi ed emozionali.
Brevi racconti che spaziano dalla malinconia alla gioia di vivere, dalla sofferenza all’umorismo, in un mosaico che compone la vita che tutti noi viviamo. Racconti autobiografici o nati da riflessioni a cuore aperto su grandi o piccoli avvenimenti, che sempre arrivano dritti alla mente e al cuore del lettore come delle fotografie istantanee.

Le mie considerazioni:
“Vola, farfalla” è una raccolta di ben 33 racconti brevi, alcuni non superano le due pagine. Riuscire a coinvolgere il lettore con poche pagine non è semplice, ma la penna dell’autrice è abile e riesce a emozionare.
 
L’autrice, Lucia Griffo, apre il suo album fotografico, sfoglia le foto e si confida raccontando con parole semplici dei suoi genitori, delle sue amiche, della professoressa, della vita che cambia, dei suoi viaggi, del Natale…  
 
Quali sono i tre racconti che mi hanno colpito maggiormente?
 
 
Non è semplice, ma provo a stilare un podio.
 
Il racconto dal titolo “Involucro” merita il primo posto. Lucia ci conduce nella fragilità della mamma colpita dalla malattia dell’Alzheimer.
 
“In quei momenti non ero più una figlia, ma la sua sorvegliante, la sua ombra e spalla.”
 
Al secondo posto inserisco il racconto “Cuore- un nuovo vento di felicità”. I figli sono il più bel regalo e Lucia ci descrive quanta ansia ed emozione può nascondersi dietro l’attesa di un figlio.
 
Sono ligure, quindi, al terzo posto inserisco “Un desiderio” perché al termine del racconto ho trovato la ricetta del pesto alla genovese.
 
Il podio è terminato, ma voglio aggiungere un altro gradino e lo riservo al racconto “Raccomandazioni” per la sua ironia e verità. Merita di essere letto con spontaneità come quando si ascolta una barzelletta.
 
Sono certa che ognuno di voi all’interno della raccolta troverà il suo racconto, quello che vi farà dire: “Questo è stato scritto apposta per me”.
 
Questo libro è ideale soprattutto per chi non legge molto oppure per chi non legge da tanto tempo e desidera ricominciare. Ogni racconto è a sé, quindi potete riprendere la lettura anche dopo molti giorni. Io ho letto un racconto ogni sera, mi sono lasciata cullare dalle parole di Lucia Griffo.
 
Parole semplici, ma cariche di emozioni.

 
“Metti a fuoco un ricordo; fermalo, ingrandiscilo e stampalo nel cuore.”
 
 B… come Buona lettura.







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