“Elisir di donna” un’esplosione poetica
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Martedì 14 Gen 2025 · 3:00
Tags: Sabrina, Ginocchio, Maria, Teresa, Stillo
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Caviardage di ELISIR DI DONNA
Musica liberami l’euforia nel mio petto
Cosa ci svela la copertina:
Sulla copertina appare un disegno realizzato con i pastelli. Ritrae il profilo di una donna con una folta chioma rossa. I fiori tra i capelli donano il senso della rinascita.
Trama:
L'arte si manifesta nell'insaziabile ricerca di esprimere percezioni, emozioni, sentimenti e interpretazioni che si muovono, in cerca di sbocchi, nella sfera personale e soggettiva dell'artista. Ed è proprio l’atto creativo, con la sua esplosiva energia, che riesce a liberare tutto questo materiale informe dal coacervo intimista dell'autore, dandogli una forma ed un linguaggio distintivo con cui presentarsi alla lettura del mondo esteriore.
Ho sempre pensato che certe forme espressive abbiano, più di altre, la particolare magia di saper aprire le tante porte che nascondono e difendono il mondo più nascosto - e perciò più vulnerabile e prezioso - di chi le utilizza.
Maria Teresa Stillo, nella sua incessante produzione poetica, manifesta questa pulsione bivalente: una specie di doppia forza che la spinge ad esprimere e condividere il suo mondo, e, insieme, la incita quasi a nascondersi, a proteggersi dal contesto allargato, troppo chiassoso e mutevole per la sua percettibilità.
Per questo, le sue poesie vanno sorseggiate con rispetto, come un buon bicchiere di vino, un po' alla volta, davanti ad un camino acceso o in un prato soleggiato, seduti all'ombra rigeneratrice di un albero, con la mente libera e il cuore leggero e disponibile. Prediligono l'accompagnamento di note silenziose, che provocano sintonia di battiti e risonanza d'animo tra chi ascolta e la sussurrata voce dell'autrice.Le mie considerazioni:
“Camminavo nel vuoto,
lo spazio si levava dal vuoto,il silenzio lo riempiva
e mi raggiungeva,
rimaneva con me
e io lo ascoltavo.
…”
La raccolta poetica è ricca, è composta da ben 140 testi.
La poesia, lo sanno tutti, è evocativa e si lascia interpretare affidandosi anche alle aspettative soggettive del lettore. La poesia di Stillo è una poesia di colori, sfumature, tinte, respiri, ombre e luci, è una ricerca ossessiva dei vari sensi, di verità, di bellezza, che si conclude spesso nell’attesa.
“…
Alla vivida realtà affidola mia custodia,
le mie trecce più insicure.
Vigile e prudente
attendo…”
Le poesie di Teresa sono il suo canto interiore. Ogni pagina esprime la bellezza del ritmo espressivo di cui è fatta ogni parola quando ne incontra un’altra e un’altra ancora e insieme danno armonia al pensiero. L’autrice porta intatta nel cuore la sua giovinezza, intrecciata alle vicissitudini del quotidiano vivere. La esprime con un brioso slancio poetico, ora facendo vibrare le voci profonde del proprio sentire, ora guardando il mondo che la circonda, rivivendolo con pennellate di realtà e di sogni, ora abbracciando con apertura alare tutto ciò che di bello e di brutto la vita, giorno dopo giorno, può offrire. E lo fa cantandoselo dentro, quasi un desiderio inespresso, un sottofondo musicale, una nota di malinconico incanto.
“…
canta per me,
come canta il fiume tra le rive,
come avvolge l’acqua ogni pietra
lungo il suo corso;
…”
Nei versi di Stillo ho potuto ammirare la sua potenza e la luminosità poetica e camminare dietro i suoi versi, ascoltarla attraverso le sue parole e ora quella potenza appartiene anche a me.
B… come Buona lettura.