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“La farfalla dalle ali d’acciaio” di Cristina Guida La Licata è un’esortazione: rallenta e ascolta il tuo corpo

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“La farfalla dalle ali d’acciaio” di Cristina Guida La Licata è un’esortazione: rallenta e ascolta il tuo corpo

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Martedì 04 Feb 2025 · Tempo di lettura 2:30
Tags: SabrinaGinocchioCristinaGuida
Caviardage di LA FARFALLA DALLE ALI D'ACCIAIO
Trova la chiave per liberare i silenzi e le emozioni.

Cosa ci svela la copertina:
Sullo sfondo bianco spicca una farfalla d’acciaio. Una farfalla robot decorata con pietre blu.

Trama:
Un viaggio toccante attraverso la battaglia dell’autrice contro il Morbo di Graves, una malattia che ha colpito la sua tiroide. Una storia intima che è un faro nel buio, una testimonianza autentica dei momenti più duri e della rinascita in mezzo a una tempesta. La sfida contro il male diventa così un percorso lungo labirinti emotivi e fisici, che ci rende partecipi delle lotte quotidiane, delle paure e delle sfide con cui deve misurarsi chi è colpito dal Morbo di Graves, una patologia che provoca sintomi debilitanti e trasforma la vita in un calvario di continui alti e bassi. Cristina ci prende per mano e ci conduce lungo il percorso della guarigione e della rinascita, condividendo con coraggio le sfide del trattamento medico e il viaggio verso la speranza. Questo libro non è solo un resoconto della malattia ma un invito a essere consapevoli dei segnali che il nostro corpo ci manda, ad abbracciare la resilienza e a trovare la luce nell’oscurità dell’incertezza.
 

Le mie considerazioni:
“Essere forti non significa nascondere le proprie fragilità, ma accettarle come parte dell’essere umano.”
“La farfalla dalle ali d’acciaio” è un libro autobiografico in cui l’autrice racconta il suo percorso dalla diagnosi alle continue cure, una testimonianza della sua esperienza personale.
Ogni malattia ha i suoi lati oscuri. Cos’è la tiroide? L’autrice paragona la tiroide al direttore d’orchestra di un’opera complessa. Quando è sana il suo ruolo è quello di mantenere un equilibrio armonico, ma viceversa, quando non funziona correttamente, la sinfonia della vita si trasforma in una melodia sgradevole.
“Ho imparato a comprendere che vivere senza la tiroide è come navigare senza timone”.
Immaginatevi in mezzo all’oceano senza una bussola, senza un timone, come vi sentireste? La protagonista, nonché l’autrice Cristina, pagina dopo pagina ci racconta le sue paure, i suoi dubbi, le sue fragilità prima sconosciute, ma poi proprio in quel mare in tempesta nasce anche una grande forza per andare avanti e trovare nuovi stimoli, come l’idea di scrivere questo libro.
È un invito a guardare oltre le sfide che la malattia ci impone. Trovare il lato positivo nelle sfide può essere una risorsa preziosa per affrontare le avversità.
La scrittura si apre alle asprezze della malattia, alla durezza delle sfide quotidiane e a quel senso di stanchezza che non si vorrebbe subire.
Questo libro lo consiglio a tutti perché è importate comprendere certi meccanismi e soprattutto non dare mai nulla per scontato.
 
 B… come Buona lettura.







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