“UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARÀ UTILE" di Peter Cameron
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Lunedì 11 Nov 2024 · 3:30
Tags: Sabrina, Ginocchio, Peter, Cameron
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Caviardage di UN GIORNO QUESTO DOLORE TI SARA' UTILE
La vita non è perfettina, è come l’altalena. Il volo ha la richiesta di una spinta.
Cosa ci svela la copertina:
Un ragazzo sull’altalena si lascia cullare dal volo in mezzo al cielo azzurro.
Trama:
James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d'arte della madre, dove non entra mai nessuno. Per ingannare il tempo e nella speranza di trovare un'alternativa all'università («Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite – la lettura e la solitudine –, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio. James è di famiglia benestante e affronta il proprio diventare grande, in piena crisi adolescenziale. La madre al terzo matrimonio (fallito), una sorella con scarsa empatia, un padre bonariamente distratto, alle prese con il primo “ritocchino” di chirurgia estetica, fanno da contorno alle sue giornate, scandite anche dalle sedute di analisi a cui si sottopone controvoglia.
Le mie considerazioni:
“Sii forte e paziente; un giorno questo dolore ti sarà utile”.
Il protagonista, James, ama la solitudine e spesso sta zitto perché esprimere i suoi pensieri gli sembra un atto dovuto e non gli piace essere collaborativo; anche se gli viene in mente qualcosa da dire, rimane in silenzio. Alcune persone si sentono a disagio nel in silenzio e si sollecitano a riempirlo pensando che qualsiasi cosa sia meglio di niente, ma James non è così. Lui nel silenzio si sente a suo agio anche quando mette in imbarazzo gli altri.
Ho impiegato un po' a entrare nel libro e, per la mancanza di colpi di scena, bisogna soffermarsi per afferrare i concetti. L’autore affronta il tema dell’adolescenza con un protagonista intelligente, ma al tempo stesso molto cinico, tanto da risultare antipatico e poco rispettoso nei confronti delle persone con cui s’interfaccia. Il rapporto che si instaura tra James e la psichiatra l’ho trovato irritante a causa delle risposte e del modo di porsi del ragazzo.
James ha 18 anni, è l’età degli errori, delle paure e dell’ansia. È un arco temporale limitato e deve essere vissuto con i suoi lati positivi e negativi, e insegna che ogni azione porta una conseguenza. L'immagine che salta fuori è quella di un ragazzino viziato. I genitori hanno un ruolo importante, non possono mettere tutto sul vassoio, non devono essere troppo servili. I giovani hanno bisogno di gustare l’attesa, di apprezzare gli sforzi per raggiungere i loro obiettivi, di mettersi in gioco anche sbagliando. E alla fine, meno male, sarà proprio la nonna, con la sua saggezza e ironia, ad aprire a James il varco verso la maturazione, a fargli abbandonare l’ascia del “Bastian Contrario”. E sì, perché James alla fine vuole fare il “diverso” solo per contraddire, ma il suo comportamento non insegna nulla.
Sinceramente non ho colto il senso del titolo, qual è il dolore che gli sarà utile? L’adolescenza non è un dolore, ma è un periodo della vita. Il titolo secondo me doveva essere: “Sii forte e paziente: l’adolescenza passerà”.
Sarò schietta, non mi ha entusiasmato la trama. Tutto troppo piatto, tutto scontato compreso il finale. Ma consiglio questo libro perché la scrittura dell’autore è impeccabile con dialoghi realistici. Comunque se non l’aveste capito la protagonista che mi ha tenuto attaccata alle pagine è stata la nonna.
B… come Buona lettura.