Marina Repetto lancia la sua esca con “IL POTERE DISPERSIVO DELLE PUNTE”
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Lunedì 08 Lug 2024
Tags: Sabrina, Ginocchio, Marina, Ripetto
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Caviardage di IL POTERE DISPERSIVO DELLE PUNTE
La corsia verso
la vittoria richiede tempo.
Cosa ci svela la copertina:
Dietro una luce misteriosa, generata da una
dispersione di corrente, si intravedono ragnatele e alberi.
Trama:
Tonatlan
è una meyyotl immortale, ha il potere del fulmine, se ne nutre e può
scatenarlo. Da secoli cerca tra gli umani il suo "doppio", l'unico
mezzo per morire, e usa la tempesta per agganciarlo in sogno, per convincerlo a
unirsi a lei. Serafina è il "doppio", ignaro. È depressa, ha un
aneurisma cerebrale inoperabile, e vive intrappolata tra un matrimonio ormai
infelice e le angherie delle colleghe. Durante un temporale si
"sentono", è l'aggancio che Tonatlan aspettava. Attraverso il sogno
le racconterà come vide cadere Tenochtiltlan e come ha attraversato il tempo,
cercandola. La mette in guardia sui nemici da affrontare: le meyyotl guerriere
che vogliono impedire l'unione. Dei sanguinari, sacrifici e vendette ci
accompagneranno fino al Mictlan, l'inferno azteco.
Le mie considerazioni:
L’autrice, Marina Repetto, ha lanciato il suo
amo e io ho abboccato.
La struttura del libro si snoda tra
infinito e definito, tra due protagoniste, una immortale e una mortale. Due
mondi che si alternano a ritmo incalzante.
Sono i temporali a tenermi in vita, i fulmini mi sono
nutrimento e condanna, così come le piogge torrenziali e il fango del fiume che
scorre e si ingolfa.
Il libro inizia con la voce di Tonatlan. Lei ha la facoltà di scatenare
tempeste, ha il potere di uccidere per eliminare gli ostacoli, ha la capacità
di lanciare ami elettrici attraverso il sogno, per creare un sentiero di luce
che la porti al suo doppio per la fusione. Nei capitoli dispari l’autrice ci
porta nel mondo di Tonatlan, un’immortale che vuole porre fine alla sua
condizione.
Per noi mortali è proprio la morte a dar significato alla vita. Sapere
che il tempo è breve, che dovrà finire, lo rende prezioso. Per Tonatlan non è
così: il tempo non ha peso né spessore, lei si muove attraverso i secoli come
un fantasma.
Tonatlan scaglia il suo amo, il suo fulmine e Serafina lo accoglie in
silenzio.
La sveglia segnava le tre e quaranta. Un sogno tremendo:
luce, scariche elettriche e una violenta sensazione di tremito…
Così Serafina tornò al sogno e alla vita di Tonatlan.
Nei capitoli pari, la voce narrante è quella di Serafina, una donna
malata e all’apparenza con un temperamento debole, ma grazie ai messaggi che le
arrivano attraverso i sogni troverà la forza per far emergere il suo IO, ma lei
è l’esca. Cosa le accadrà?
L’autrice, Marina Repetto, con abilità ci conduce al confine tra fantasy
e horror. Dietro a ogni capitolo, dietro l’angolo di ogni pagina si cela
l’inganno che potrebbe causare conseguenze disastrose. Ma la speranza cerca
l’orizzonte, riuscirà Tonatlan a trovare la sua fine? Io ho la risposta, ma non
ve la svelo. Lasciatevi agganciare da questa lettura.
B… come Buona lettura.