LA SCOPA PERMALOSA (di Sabrina Ginocchio) - Sabrina Ginocchio

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«Io non scendo!», la vecchia scopa affermò attaccata al soffitto.
«Tra un po' dobbiamo partire, è la nostra notte», sbuffò la Befana.  
«No! È la tua notte. Io devo faticare portando tutti i doni, sorvolare sopra i tetti stando attenta a non sbattere contro le antenne e alla fine i bambini chi ringraziano?», domandò la scopa risentita.
«Sei una scopa permalosa». La Befana senza aggiungere altro, si mise a sistemare le varie calze e a ognuna legò un bigliettino.
«Non sono permalosa! Scrivi gli indirizzi e chiama il fattorino», disse la scopa.
La Befana non disse nulla. La scopa curiosa mosse i suoi rami secchi e scese. Allungò la sua fragile chioma e lesse i bigliettini attaccati alle calze: “Grazie alla mia aiutante scopa anche quest’anno ho consegnato i doni”. La scopa cambiò idea e con il sorriso accompagnò la Befana a consegnare le calze piene di doni.




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