LA BOTTIGLIA (di Sabrina Ginocchio) - Sabrina Ginocchio

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Mi fai tenerezza, anzi no, mi fai pena. Non ti capisco, ma che razza di scelte fai?
Ma non ti vergogni?
Tu hai sprecato i pochi spiccioli per comprare una bottiglia. Non hai pensato a me, tuo unico amico fedele. Nonostante tutto ti seguo sempre. Potevi comprare un po’ di pane, non pretendo le crocchette, ma qualcosa da rosicchiare. Non senti la mia pancia che brontola? Ma tu non senti fame? Sono giorni che non facciamo un pasto decente.
Tu non senti nulla. Nemmeno la tua puzza. Ti sei seduto sul marciapiede e ti sei scolato la bottiglia. Mi hai legato al palo vicino a te. E sei caduto in quel tipo di sonno che non capisci niente.
Perfetto, ora sta nevicando. E tu dormi. Svegliati, e cerca un riparo. Devi riparti dal freddo. Ma sei sordo?
Inutile abbaiare, stai russando. Maledetta bottiglia, ti ha fatto crollare, come sempre. Ma non senti la neve che ti sta coprendo. Hai le mani gelide.
Fantastico, io cerco di riscaldarti e tu mi allontani. Dobbiamo andare sotto un porticato.
Perché mi hai legato? Temevi che me ne sarei andato? Forse sì. Ma io sono fedele, non ti ho mai abbandonato. Tu mi avevi preso in mezzo ai bidoni, ero piccolo e da allora mi hai insegnato la vita di strada.
Ti ricordi quando ti avevo disfatto la coperta che avevi trovato? Ero cucciolo, non sapevo cosa stessi facendo, volevo solo giocare. Ti eri arrabbiato, ma mi hai perdonato. Certo che con questo tempo quella coperta sarebbe perfetta.
Beato te, che non senti nulla. Io ho freddo.
Svegliati!
Non senti che ti sto togliendo la neve dal viso?
Non capisco se sei più freddo tu o la neve.
Sono arrabbiato con te, perché ti ostini a comprare queste bottiglie.
Svegliati e slegami così posso andare a chiamare aiuto.
Sei bianco, più bianco della neve.
Ora non russi più.
Mi metto sopra di te, per scaldarti. Va bene?
Beato te che dormi e non senti nulla.
Ti invidio.
Basta, parlare con te. Non ho più le forze. Mi addormento anch’io.




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