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“La mela marcia” un giallo ambientato a New York di Alessandro Quadri di Cardano

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“La mela marcia” un giallo ambientato a New York di Alessandro Quadri di Cardano

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Lunedì 05 Mag 2025 · Tempo di lettura 2:45
Tags: SabrinaGinocchioAlessandroQuadri
Caviardage di LA MELA MARCIA
Con l’odio non si raggiunge il fine, ma porta solo altra violenza.


Cosa ci svela la copertina:
Uno scatto serale dell’inconfondibile ponte di Brooklyn tra due palazzi in mattoni rossi.
 
Trama:
La comunità arcobaleno di New York è sconvolta da una serie di efferate esecuzioni: nel giro di una sola settimana, un killer fredda tre persone, con un unico proiettile sparato alla nuca. Non lascia tracce. Non tocca le vittime. Non ruba denaro. Uccide e svanisce. A occuparsi dell’indagine è il tenente Frank Bongiovanni, che con la sua squadra d’investigatori è chiamato a far luce su questi feroci ed inspiegabili omicidi, il cui unico legame è l’appartenenza delle vittime alla comunità LGBTQ+ newyorkese. Ma quando viene individuato un facile colpevole per quietare stampa e cittadinanza, Frank rompe con la gerarchia del NYPD e prosegue la propria indagine personale, sia per le strade della Grande Mela, che dentro se stesso. Perché New York è una mela marcia, nelle cui vie si aggira un predatore, un caimano che dal fondo della palude affiora pronto ad azzannare. Paziente. Spietato. Famelico.

Le mie considerazioni:
Un lago nero come la pece; profondo, oscuro e malvagio lo avvolgeva da ogni lato.”
Un serial Killer si aggira tra le vie di New York e l’indagine è affidata al tenente Frank Bongiovanni che si ritroverà anche a esplorare le acque putride del pantano della propria anima.

“… Peggio: sono uno sbirro curioso…”
L’autore ci rende partecipe dell’indagine. Con i vari colpi di scena alimenta la tensione e il lettore vuole scoprire la verità, impossibile abbandonare la lettura, il caso va risolto.
Tre sono le vittime tra la popolazione LGBTQ+: un influencer, un avvocato e un dottore. Le vittime prendono vita attraverso le indagini e scopriremo le loro personalità. Il modus operandi dell’assassino è semplice: una sola pallottola sparata a breve distanza all’altezza della nuca, nessuna lotta, nessuna violenza, un colpo netto a sangue freddo alle spalle. Il serial killer si mostra come un caimano che si nasconde nelle acque torbide del pantano in attesa di incontrare una vittima da azzannare, ma non riesce a guardare negli occhi la sua preda.
 
“Perché ricordati, a ogni visionario che ha scavato un pozzo, un giorno qualcuno ha detto che lì sotto non c’era acqua.”
Il personaggio del tenente Bongiovanni è ben delineato, è ben costruito, un uomo che crede nella giustizia e pretende di raggiungere la verità, non si accontenta dei fatti, non si arrende. Non vuole fallire. Anzi andrà oltre gli ordini dei suoi superiori e inizierà a condurre di nascosto le indagini, vuole trovare il caimano.
 Un giallo ben costruito, l’indagine non è semplice e questo lo rende intrigante. E l’autore, forse inconsapevole, ci lascia un messaggio: l’esperienza può indurire il carattere, ma arriva sempre qualcosa di buono dalla vita, pur tosta e complicata. All’inizio, lo ignori. Successivamente comprendi, come fanno i bambini, che la vita è una bella storia.
 
 B… come Buona lettura.









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