“La brigata delle cinque sorelle”, un mistero tra le sorelle di Paola Peretti
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Mercoledì 31 Gen 2024 · 3:45
Tags: Sabrina, Ginocchio, Paola, Peretti
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Caviardage di LA BRIGATA DELLE CINQUE SORELLE
“Le pupille in
silenzio trattengono le cose sopite nella coscienza””
Cosa ci svela la copertina:
Una foto in bianco e nero scattata all’aperto,
in secondo piano si intravede un albero e delle panche da sagra. In primo piano
sono immortalate quattro ragazze sedute: due guardano verso il tavolo e le
altre due sorridono verso sinistra facendoci presupporre che ci sia
qualcun’altra con loro, sarà la quinta sorella?
Trama:
Si chiamano Euterpe, Talia,
Melpomene, Tersicore, Urania. Portano i nomi delle muse, ma per Cecilia,
ventidue anni, studentessa di storia un po’ imbranata, sono semplicemente le
zie e la madre con cui ha sempre vissuto. Lei è l’eterna tuséta, la bambina con
l’apparecchio acustico, cresciuta in una casa popolata solo da donne – ormai
anziane e minate dall’Alzheimer –, circondata dal profumo della pasta fatta in casa,
dai racconti e dai bisticci delle sorelle, dal loro amore forse un po’
soffocante. Solo Euterpe non aveva voluto saperne di trasferirsi da loro ed era
rimasta nella casa natale a Brescia, nel quartiere Carriole. Euterpe, che ora
non c’è più. Era la maggiore, ed è stata la prima ad andarsene. Ma ha lasciato
alla nipote un compito: ritrovare Lorenzo, il fratellino di cui si sono perse
le tracce nel 1945. Così, per la prima volta in vita sua, Cecilia parte alla
ricerca di quello zio che non sapeva neppure di avere. Non è sola, ad aiutarla
c’è Giada, la compagna di sempre, e poi nuovi amici: il generoso proprietario
di un bar con sua figlia; un giovane impiegato dell’archivio comunale; un
commissario di polizia appassionato di letteratura; persino un giovane prete e
un’anziana suora. Tra vecchie carte, fotografie sbiadite e confusi ricordi,
Cecilia inizia a scavare. È un percorso nella memoria, il suo – memoria
personale, familiare, collettiva – e insieme una lotta contro il male che
quella memoria cancella. Scoprirà molte cose: sul passato della propria
famiglia e di una città, ma soprattutto su di sé e sull’importanza di non
dimenticare.
Le mie considerazioni:
I capitoli si alternano tra passato e
presente. Il primo capitolo ci porta a
Brescia nel 1945.
“Quella sera, a cena, avevano mangiato la
frittata con le cipolle e il formaggio della nonna Ines.”
Quanto può essere importante un uovo? Ve lo
siete mai chiesto? La risposta la troverete nelle prime pagine. L’uovo è
indispensabile per la frittata che allora si mangiava per i giorni davvero
importanti. Ma Cecilia, la protagonista principale del romanzo, si troverà a
dover trovare gli ingredienti di un’altra frittata, fatta di segreti.
Il secondo capitolo è ambientato ai giorni
nostri, precisamente, a Verona nel 2005. E in queste pagine conosceremo la
protagonista principale: Cecilia.
“Ora sono io che sospiro. La famiglia è la
famiglia. Ci sono dentro in pieno, lo capisco. Il nostro gruppo femminile è
così unito che mi sento in colpa anche solo a pensare di slegarmi, in qualche
modo.”
L’abilità dell’autrice nel mostrare scene
quotidiane è sorprendente. Mi sono ritrovata con Cecilia sotto il tavolo ad
ascoltare la rotella dai bordi zigrinati che scorreva da un capo all’altro del
tavolo per disegnare i riquadri nella pasta fresca.
Un romanzo tutto al femminile perché gli
uomini hanno fatto solo cattive scelte e sono stati esclusi.
Donne speciali che non si sono scoraggiate,
anzi unite hanno superato i vari ostacoli. Cinque sorelle, una nonna e l’unica
nipote sono una combinazione per un legame unico che si solidifica anno dopo
anno. Ma Cecilia riuscirà a trovare l’unico uomo che manca in mezzo a quella
sorellanza, il fratello Lorenzo?
Con uno stile squisito e con un linguaggio
limpido, il romanzo offre un punto di vista originale descrivendo vicende
piccole, d’amore e di amicizia nel quadro generale della fine della Seconda
guerra mondiale e i giorni nostri. Un romanzo capace di trattare eventi e tematiche delicate in modo
intenso e scorrevole.
B… come Buona lettura.
