Con “L’ultimo dei Tomassian” l’autore Armando Bonato Casolaro ci conduce tra le colline della marca Trevigiana
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Venerdì 26 Set 2025 · 2:30
Tags: Sabrina, Ginocchio, Armando, Bonato, Casolaro
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Caviardage di L'ULTIMO DEI TOMASSIAN
“il tempio dell'amore risiede negli occhi.”
Cosa ci svela la copertina:
Sullo sfondo bianco emerge un bicchiere di whisky con ghiaccio.
Trama:
Vicino ai sessant'anni, Marcello Tomassian può vantare una vita costellata di imprese azzardate e grandi successi. Vestiti bespoke, scarpe fatte arrivare appositamente da Londra, auto d'epoca, hotel di lusso e ristoranti stellati. Tutto ciò, per lui, non sono frivolezze ma beni di necessità. Finché la realtà non bussa alla sua porta: alla soglia del secondo divorzio le spese sono ormai insostenibili, i debiti lo sommergono ed è concreto il rischio di perdere l’amatissima Villa Tomassian con i suoi vigneti nella Marca Trevigiana. A malincuore, il nostro amabile dandy, che ha sempre saputo proiettare un'ombra più lunga della sua statura reale, dovrà ridimensionare drasticamente le sue abitudini. E, se un comune osservatore della vicenda potrebbe liquidarla con una risata di sufficienza, Marcello Tomassian, che ha sempre creduto nella forma come sostanza, precipita invece in una sorta di inferno personale.
Chi potrà salvarlo dalla rovina economica e morale?
Una donna, naturalmente. Anzi due.
Le mie considerazioni:
Chi, almeno una volta nella vita, non ha desiderato vivere nel lusso? Ovviamente chi vive nel lusso vanta una posizione sociale elevata. Marcello, il protagonista del romanzo, ha raggiunto il lusso grazie a uno spiccato senso imprenditoriale. All’occhio del lettore salta subito il suo grande difetto: i soldi gli scivolano via dalle mani.
“De Marchis parcheggiò l’auto a fianco della Rolls. Sapeva già che avrebbe dovuto discutere con Marcello. Il motivo era sempre lo stesso, le sue mani bucate.”
Ho apprezzato molto i siparietti tra l’amministratore De Marchis e Marcello narrati abilmente dall’autore portando il lettore a sorridere. Marcello è un Casanova, un seduttore elegante e libertino e per quanti sforzi compia non riesce a cambiare la sua natura, a rinunciare ai propri vizi.
Ma qual è il vero lusso nella vita?
L’autore inserisce un personaggio chiave, anzi due donne, che faranno scoprire al protagonista il valore dell’amore, il vero lusso. Marcello si ritroverà a spalancare la porta del cuore, quella porta che non sapeva neppure di possedere. Tra il passato che riemerge e il presente che avanza nelle difficoltà economiche, il protagonista si ritroverà a superare l’inferno. La narrazione segue pennellate di dolcezza per cucire i vuoti del passato.
Nella narrazione il lettore vede e sente ogni cosa come fosse davanti ad un palcoscenico. La scrittura è semplice e veloce. Tocca ogni punto senza soffermarsi più del dovuto in nessuna situazione. La scrittura è un mulinello di emozioni lasciate andare per essere accolte nel migliore dei modi.
Vi avviso prima di leggere l’ultima pagina preparatevi un whisky con ghiaccio. Il finale vi lascerà con il bisogno di bere qualcosa di forte.
B… come Buona lettura.

