LE API E L'ORSO (di Sabrina GInocchio) - Sabrina Ginocchio

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«Le scorte non sono sufficienti per superare l’inverno, dobbiamo cercare nuovi prati fioriti per produrre altro miele», afferma un’ape con il registro in mano.    
«Abbiamo ispezionato tutta la valle non ci sono altri campi sbocciati!», dichiarano alcune api angosciate.
«Scusate se vi interrompo, io potrei aiutarvi, ieri ho dormito in una distesa di boccioli di mille colori, di mille profumi!», interviene un orso udendo le preoccupazioni dell’alveare.
L’ape svolazzando sul muso gli chiede: «Per favore potresti fornirci tutte le indicazioni per trovare il campo, dobbiamo aumentare le nostre provviste di miele prima che arrivi l’inverno!».  
«Ma certo! Oggi non ho ancora fatto colazione! Se mi donate un po’ del vostro buon miele, sarò lieto di accompagnarvi al luogo fiorito così potrete produrre miele in abbondanza!», risponde l’orso con tono gentile.
Le api impazienti gli forniscono subito una abbondante dose di miele.
L’orso divora il miele, si tuffa dentro il fiume e nuotando sott’acqua scappa via. Si è inventato tutto, non conosce la strada per il prato fiorito.

 
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio.


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