LA ROSA E LA MARGHERITA ( di Sabrina GInocchio) - Sabrina Ginocchio

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In un’aiuola fiorisce una rosa rossa, tanto bella quanto vanitosa. Squadra altezzosa gli altri fiori, guardandoli dall’alto del suo lungo gambo. “Come sono brutti e goffi” pensa. Comincia allora a offenderli.
«Violetta, svegliati! Sempre mogia, con la testa china, sei così triste da osservare. Non parliamo di te Margherita. Come sei pallida! Bianca come un fantasma, smorta. Che sciatteria! Guardatemi e prendete esempio da me. Le farfalle si posano solo sui miei petali perché il mio colore è sgargiante, il mio profumo è sublime e il mio portamento è regale».
Non soddisfatta, stringe gli occhi e con una smorfia si rivolge ancora a Margherita: «Mi vergogno di te. Non sei degna di questa aiuola!».
«Rosa, ti chiedo scusa se non ti piace il mio colore, ci ho provato ma non riesco a dare una sfumatura ai miei petali», dice l’umile e semplice Margherita mortificata.
Ma, mentre parla, vede avvicinarsi una cimice, così le viene in mente un’idea. Alza la voce, in modo che anche la cimice possa sentire: «Hai ragione, Rosa, e lo devono sapere tutti: sei la regina di tutti i fiori. Il tuo profumo non è soltanto sublime. È invidiabile, irresistibile!».
La cimice, che viene presa in giro dagli altri insetti per il suo cattivo odore, nel sentir quelle parole vola subito verso la Rosa.
“Non sapevo che la Rosa fosse migliore degli altri fiori. Adesso prenderò un po’ del suo profumo, così profumerò anch’io” pensa, ma nella fretta finisce su una spina, si spaventa e volando via rilascia il suo pessimo odore sui petali della Rosa..
La Rosa diventa ancor più rossa, ma questa volta per la rabbia e la vergogna! L’odore della cimice le è rimasto addosso, impregnato ed è diventata il fiore più puzzolente di tutta l’aiuola. Le farfalle, da quel giorno, preferiscono la semplice e ben più gentile Margherita!

 
 
Mai sminuire la bellezza altrui


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