LA BALLATA DEI PADRI INFEDELI Rosa Teruzzi ci delizia con una nuova indagine delle Miss Marple

Vai ai contenuti

LA BALLATA DEI PADRI INFEDELI Rosa Teruzzi ci delizia con una nuova indagine delle Miss Marple

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Venerdì 20 Set 2024 ·  3:45
Tags: SabrinaGinocchioRosaTeruzzi
Caviardage di LA BALLATA DEI PADRI INFEDELI
Ogni solco sulla fronte segna il legame con i vecchi tempi.

Cosa ci svela la copertina:
Sullo sfondo nero emerge una giovane donna dalla chioma folta intenta a odorare un mazzo di rose rosse. Un vaso vuoto attende di essere riempito. Dalla finestra si intravede il cielo azzurro e un cespuglio fiorito.

Trama:
Tornata dalla prima vacanza con Gabriele, nella Milano grigia di fine ottobre, Libera è in preda a un turbine di emozioni: se da un lato l’attrazione che prova per lui è innegabile, dall’altro è in crisi per le avance di Furio e per via della richiesta del commissario di appendere le indagini al chiodo – specie adesso che è così vicina a scovare il Gatto con gli Stivali, all’anagrafe Diego Capistrano, il rapinatore mascherato che potrebbe essere suo padre. Nonostante le incertezze, Libera decide di dare comunque la caccia al latitante – affiancata dalla madre Iole e dalla Smilza, le socie di sempre –, ancora più determinata a far venire a galla la verità. È così che le Miss Marple del Giambellino scoprono che l’uomo è rientrato in città, e che sta portando avanti un’indagine privata: Hamma, il padre del suo protetto, è scomparso dopo una rissa con un gruppo di peruviani, lasciandosi dietro una scia di sangue. Era uno spacciatore, e tutto fa pensare a una resa dei conti tra bande rivali; ma il suo corpo non è mai stato ritrovato, e Capistrano e le donne della famiglia Cairati sono decisi a vederci chiaro: finiranno per unire le forze, svelando segreti che avranno conseguenze insidiose e taglienti come spine.

Le mie considerazioni:
Ci tengo a precisare che “La ballata dei padri infedeli” è la nona indagine delle Miss Marple del Giambellino ed è il primo che ho letto. Lo ammetto temevo di non comprendere pienamente la narrazione, ma l’autrice Rosa Teruzzi con abilità ha inserito un esauriente introduzione di ogni singolo personaggio e sottolineo che il romanzo può essere letto senza conoscere i prequel.
Vi starete chiedendo perché ho iniziato dal nono?
Quando una tua amica bibliotecaria organizza una presentazione, cosa si può fare? Andare e lasciarsi conquistare dalla scrittrice. Leggere un libro dopo aver partecipato alla presentazione ha un sapere più intenso. Mentre leggevo mi ritornavano in mente le parole dell’autrice e mi sono immaginata Rosa Teruzzi all’interno del vecchio casello ferroviario a scrivere, a dar vita alle indagini del trio Miss Marple: Iole, Vittoria e Irene. Tre generazioni di donne che “ballano” in una Milano borghese.
Iole mamma di Libera,  la carta d’identità afferma che ha settant’anni, ma è un’eterna hippy degli anni ’70, sostenitrice dell’amore libero, orgogliosa della sua eccentricità e trascorre la vita con leggerezza. Non si conosce l’identità del padre di Libera perché Iole aveva diversi amanti.
Libera, a differenza della mamma, è una donna romantica. Suo marito era un poliziotto e perse la vita sul lavoro. Libera ritrovandosi sola con la figlia Vittoria decide di andar a vivere con la madre Iole.
 
Irene soprannominata “la Smilza” è una giovane giornalista. Da vera cronista, ama seguire le piste, scoprire i retroscena, indagare sulla genesi dei fatti ed è allergica ai riflettori. Irene ha molte cose in comune con Libera, oltre alla riservatezza e la discrezione le manca un padre.
“La risposta è una domanda, Libera. A cosa ti serve un padre?”
Capistrano, detto il Gatto con gli Stivali, potrebbe essere il padre di Libera, e lei lo vuole incontrare. È un ex rapinatore e quello che le tre donne ignorano è che lui è collegato al caso al quale la polizia sta indagando. Le Miss Marple non si lasciano intimorire e si mettono in azione.
In questo nono giallo, Rosa Teruzzi ci porta a riflettere sulla maternità, sulla paternità, sugli ostacoli della vita, sulle scelte non fatte, ma subite.
Le tre donne mi hanno strappato più volte un sorriso, e sì, perché la scrittura di Teruzzi non è solo thriller, ma anche ironica.
Ora non mi rimane che recuperare gli altri otto libri.
 B… come Buona lettura.








Torna ai contenuti