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Il “se” di Gianpaolo Trevisi nel suo romanzo “E se quel giorno ti avessi incontrato” ha un tono grigio

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Il “se” di Gianpaolo Trevisi nel suo romanzo “E se quel giorno ti avessi incontrato” ha un tono grigio

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Lunedì 31 Mar 2025 · Tempo di lettura 2:15
Tags: SabrinaGinocchioGianpaoloTrevisi
Caviardage di E SE QUEL GIORNO TI AVESSI INCONTRATO
Inizia l’andata con la gioia e ritorna ancora più felice.

Cosa ci svela la copertina:
L’immagine è sfocata, si vede una rotaia in mezzo all’erba secca. Un palloncino azzurro a forma di cuore vaga nel cielo celeste.
 
Trama:
Anna e Davide si incontrano per caso in treno. Entrambi prendono quel treno ogni mattina per andare al lavoro. Scendono in due stazioni differenti, ma per 19 giorni a ogni saluto corrisponde la promessa del “non ti perdere”. In quei giorni nasce, esplode l’amore che si esprime con il progetto di passare , il giorno 20, un sabato insieme.
Un giorno intero, per mostrare così che il loro mondo è più ampio di quel vagone in cui si sono incontrati. Ma il “grigio” vincerà sul loro amore.

Le mie considerazioni:
“Anna aspettava e sa che sono proprio le attese che ti fanno capire bene l’importanza degli incontri e che sono sempre le attese che riempiono vuoti incolmabili…”
La struttura del libro è scandita dal trascorrere dei giorni, che vengono narrati sotto forma di diario. Il tutto inizia il 1° settembre e termina il 19 dello stesso mese. Nel primo giorno Anna ha deciso di alzarsi, di riprendere il lavoro e soprattutto di tornare a respirare, perché in fondo, come dice sempre la sua amica Lalla, quando arriva il Grigio le si arresta il respiro e va in apnea.
Cos’è il Grigio per Anna? Nelle prime pagine si intuisce subito: la depressione. Tra le pagine questa malattia la avvertiamo come un’ombra, un personaggio invisibile, ma che si impone continuamente.
L’incontro con Davide allontana il Grigio, ma non lo elimina.
Il finale mi ha spiazzata, nella mia mente ho ripercorso i discorsi dei due giovani innamorati e forse alla fine quel “SE” presente nel titolo ha trovato la giusta collocazione.
Ma è un “forse” un dubbio che lascio a voi lettori e a fine lettura potremmo confrontarci.
La depressione tira colpi mancini, non sai mai cosa ti riserva anche quando pensi di soggiogarla con l’amore.
“Oggi invece sente e tanto e si accorge di essere viva nonostante la tristezza; sente di avere dentro un oceano di emozioni…”
Il romanzo è una corsa tra i vagoni, tra le stazioni e tra suspence e curiosità. La storia prende il lettore che si fa egli stesso sostenitore verso i due protagonisti. La scrittura è scorrevole, pacata, decisa e ha la capacità di accendere molte emozioni.
 
 B… come Buona lettura.









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