Vai ai contenuti

“Lanterne verdi” di Erika Casali: un viaggio di speranza tra gli orrori della guerra

Salta menù
Salta menù

“Lanterne verdi” di Erika Casali: un viaggio di speranza tra gli orrori della guerra

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Lunedì 11 Dic 2023 · Tempo di lettura 4:00
Tags: LANTERNEVERDISabrinaGinocchioERIKACASALI
Caviardage di LANTERNE VERDI
“Le sorprese piacevoli producono una risata lì, nel cuore dove batte un po' più forte.”

Cosa ci svela la copertina:
In primo piano una ragazzina tiene in braccio un bimbo col ciuccio. Entrambi hanno un abbigliamento pesante, tipico invernale. Non c’è la neve; eppure, il gelo si avverte nello sguardo della ragazzina da cui filtra la paura. Dietro di lei un muro di alberi e d’avanti filo spinato.

Trama:
Nur è in fuga dal suo Paese colpito dalla guerra, insieme alla famiglia: il padre, la madre e Kamel, il fratello neonato. Ma il viaggio verso una nuova vita e verso la pace è molto diverso da quello che era stato loro prospettato, e i quattro si ritrovano bloccati in un campo profughi vicino al confine. Un confine che si trova da qualche parte al di là di una foresta ghiacciata, che pochi osano attraversare. Per Nur le giornate si susseguono tutte uguali, tra speranze disattese, freddo, fame e gli insopportabili pianti del fratellino che troppo spesso le tocca accudire. Finché, cercando un momento di svago durante l'ennesima giornata fatta di noia, Nur lascia da solo Kamel, per poi scoprire, al suo ritorno, che qualcuno l'ha rapito. Il senso di colpa la spingerà allora a un atto di estremo coraggio: avventurarsi nella foresta, per ritrovare il fratello scomparso. Per riscattarsi. E per amore del piccolo Kamel.

Le mie considerazioni:
La giovane protagonista è Nur, una ragazzina di tredici anni, che si ritrova con la sua famiglia a dover fuggire dal suo paese colpito dalle bombe.
L’autrice, Erika Casali, utilizza gli occhi della figlia maggiore di una famiglia per narrarci una storia purtroppo di attualità, il punto di vista di questa ragazzina mi ha commosso a ogni riga, in ogni pagina. Nur all’inizio può apparire una ragazzina viziata, ma in realtà è arrabbiata con il mondo che le ha travolto la sua quotidianità. Come darle torto.
“Nella vita della mia famiglia ci sono tre prima importanti: prima della bombe, quando eravamo felici, io andavo a scuola con le amiche, papà usciva ogni giorno col sorriso per sprofondarsi tra i volumi della libreria e mamma tornava dal mercato con le borse ricolme di cibo. Il secondo prima…”
La famiglia intraprende un viaggio per fuggire dalla guerra e andare alla ricerca di un luogo sicuro. Ma quello che trovano è tutt’altro: un campo profughi, una sorte di trappola, da dove è impossibile uscire. Da un lato il filo spinato con soldati armati e dall’altro, alle loro spalle, una foresta ghiacciata. Le giornate trascorrono monotone nell’attesa del lasciapassare, ma un giorno il fratellino, che non ha ancora soffiato sulla sua prima candelina, viene rapito. Nur non riesce a star ferma nella tenda e spinta da una voce interiore si spinge da sola all’interno della foresta per cercarlo.
“Cado pesante, come le prime bombe che cancellavano il mondo e i pensieri e mentre cado spero che tutto questo sia un incubo e che mi risveglierò a casa, insieme a mamma e papà.”
Premessa: la scrittura dell’autrice, Erika Casali, per me è una certezza. E questo libro è un piccolo gioiello. L’ho letto tutto d’un fiato. È la prima volta che leggo un libro senza fermarmi. Non potevo chiudere il libro, interrompere la lettura significava abbandonare Nur, e invece sentivo la necessità di essere lì, al suo fianco. Mentre leggevo la sostenevo, la incoraggiavo, volevo aiutarla a trovare suo fratello.
“Mi manca la mamma. Lei sa sempre cosa fare, e se non lo sa lei, c’è papà che è in grado di risolvere anche il problema più complicato.”
Le lanterne simboleggiano la liberazione da ciò che ci opprimono. Nur compie un viaggio non solo di salvezza, ma anche di consapevolezza: scopre l’amore verso il fratellino.
Erika Casali con il suo stile di scrittura coinvolgente, adatto per ragazzini e adulti, ci fa vivere una corsa per la sopravvivenza e sempre in bilico tra la vita e la morte.
“Per salvare lui ho dovuto salvare anche me.”
Questo romanzo sprona a non arrendersi mai, anche nelle situazioni più ostili perché l’amore ci arma di una forza interiore capace di abbattere qualsiasi timore.
 
 B… come Buona lettura.







Torna ai contenuti