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L’album dei ricordi di “Io sono Paola” di Gianfranco Iovino

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L’album dei ricordi di “Io sono Paola” di Gianfranco Iovino

Sabrina Ginocchio
Pubblicato da il BLOG di Sabrina Ginocchio in b... come BUONA lettura · Venerdì 19 Gen 2024 · Tempo di lettura 4:00
Tags: SabrinaGinocchioGianfrancoIovinoIosonoPaola
Caviardage di IO SONO PAOLA
“I secondi in fila, uno dietro l’altro, entrano in scena per riempire il bicchiere della vita”

Cosa ci svela la copertina:
Una ragazza è seduta sul letto e abbraccia le sue gambe. La stanza è in penombra, ma sullo sfondo una grande finestra, con un tendone, lascia passare qualche raggio di luce.

Trama:
Quando ho scoperto di quale malvagità perversa può macchiarsi un uomo avevo solo 7 anni. Ero una bambina allora, ingenua e bisognosa di affetto e braccia nelle quali proteggersi; quelle stesse che mi hanno tenuta stretta per abusare di me. Poi sono cresciuta e la perversione si è trasformata in amore malato: di chi mi accarezzava, mi baciava e mi voleva bene come fossi sua moglie… ma ero sua figlia! Sono scappata da quell'orrore, ma ancora mi insegue, e sono certa che saprò seminarlo soltanto quando sarò a due passi dal viso di un orco assassino, che mi ha rubato l’anima in gioventù e ancora non la smette di rovinarmi l'esistenza. Io sono Paola, quella bella di Offida… che oggi soffre di un male invisibile che posso curare solo in un modo: ponendo fine alla mia scialba vita di donna ingannata e umiliata dagli uomini. La mia storia è come un’odissea, che assomiglia a quella di molte, tante... troppe altre donne, offese dall’amore falso, perverso e pederasta di certi uomini, ingannatori e maligni!

Le mie considerazioni:
“Io sono Paola, una donna normale, come tante altre al mondo. Il mio amico dice che ho l’amore malato e l’unica medicina per curarmi è… farmi parlare. Ma i miei viaggi nel passato fanno sempre tanto male.”
“Io sono Paola” è un romanzo inventato, racchiude una miscela di sofferenze che purtroppo molte donne nella realtà affrontano.
Chi è Paola? È una donna di 52 anni e lavora in un ristorante. Un giorno nel locale entra un suo amico d’infanzia: Riccardo. Si riconoscono subito e si salutano con spontaneità come se non fossero mai trascorsi vent’anni dalla loro ultima volta insieme. Iniziano subito a raccontarsi e a rievocare dei loro giorni insieme. Riccardo ora è uno psicoterapeuta. Paola gli confida del suo malessere interiore e lui le offre il suo aiuto. Paola soffre di depressione con frequenti attacchi di panico.
Paola si reca più volte nello studio di Riccardo che con pazienza l’ascolta, soprattutto quando rimane per lunghi periodi in silenzio. Lei spesso si blocca non ha il coraggio di affrontare i suoi fantasmi. Riccardo, abituato dal suo mestiere a quel genere di rifiuti, non si arrende e in modo delicato l’invita a parlare. Paola tra una sigaretta e l’altra apre l’album delle memorie.
L’autore, Gianfranco Iovino, come un abile regista ha utilizzato la tecnica della moviola per esplorare i vari drammi della vita complicata della protagonista.
“Se te lo chiedo è perché devo capire cosa è rimasto dentro di te di quei posti, i profumi e squarci d’infanzia trascorsa lì”, si spiegò meglio Riccardo…
“IO” questa piccola parola composta da due vocali, non è messa a caso nel titolo. È tanto piccola quanto potente, provate a pronunciarla ad alta voce: IO. Lo sentite, questo IO sottolinea la parte interiore. In psicoanalisi l’IO è la parte conscia e inconscia.
Non sono tanti, eppure ci sono. Te li ritrovi tra le mani, quasi per caso, per poi non andarsene più. Parlo di quei libri dal tocco sensibile, quelli rivestiti da un’aureola particolare. Uno di questi per me è “Io sono Paola”.
Dopo più di un anno è di nuovo nelle mie mani, sì, l’ho riletto. Il tema della pedofilia fa paura, è agghiacciante. Ora voi vi chiederete con quale coraggio io l’abbia riletto.
Semplice, il libro non fa paura! È tosto, non è un libro rilassante, ma l’autore tratta l’argomento con i guanti di seta. Attraverso Riccardo ci tiene la mano e ci accompagna all’ascolto di Paola.
La scrittura di Gianfranco Iovino è diretta, per nulla articolata, scava in profondità le viscere, lasciando alla fine un sapore di speranza… Non posso svelarvi il finale. Ma non temete sarà intenso e inaspettato.
E per concludere, l’autore dona i diritti d’autore all’associazione La caramella buona Onlus che si impegna tutti i giorni per la tutela dei minori e delle donne.
 
 B… come Buona lettura.







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